Francesco Barbato, ex Idv: “Da sindaco del Sud mi hanno deluso tutti, anche i 5 Stelle”

L’ex deputato è diventato il primo cittadino del suo paese, Camposano, in una zona ad alta densità criminale. E dice: “Dei Cinque Stelle non mi piace la perenne caccia alle streghe. Non si cambia l’Italia con tanti dilettanti allo sbaraglio”

Francesco Barbato, ex Idv: “Da sindaco del Sud mi hanno deluso tutti, anche i 5 Stelle” – L’Espresso (repubblica.it)

Deputato nelle file dell’Idv dal 2008 al 2013, Francesco Barbato da Camposano era scomparso dai radar dei media fino ad un paio di settimane fa, quando alla radio ha raccontato a Giuseppe Cruciani la vicenda di sua figlia, convertitasi all’Islam. “Sì, mi hanno chiesto in tanti di questa cosa” ammette. Ma non è questo il motivo del suo ritorno sotto i riflettori.
Alla Camera si era fatto notare, oltre che per il look leonino, per interventi durissimi contro la maggioranza e l’utilizzo da parte di Silvio Berslusconi del Parlamento per fini personali, nonché per la continua denuncia degli intrecci fra politica e malaffare. Non ha perso il vizio, a quanto pare. Ci racconta: “Giorni fa scrivevo su Facebook che il sindaco di Saviano ha patrocinato il premio intitolato a Carmine Mensorio. È l’inno alla camorra. Sta diffondendo quel tipo di mentalità e di cultura. Io sto facendo saltare quel sistema, che si è ritrovato poi con il patrocinio politico dell’onorevole Russo (Paolo, di Forza Italia – ndr), che è appunto il riferimento del sindaco uscente di Camposano, di quello di Saviano…”.
Parla da neo sindaco di Camposano (5.500 anime in provincia di Napoli) e pare essere ripartito con veemenza, non risparmiando accuse e sparando ad alzo zero in ogni direzione. Anche verso l’Idv: “alla fine del mandato dovetti occupare la loro sede del gruppo parlamentare perché volevo vedere i conti – comunque poi mai visti; io versavo 1.500 Euro al mese di quota al partito senza neanche essere iscritto”.
Nel 2010 fornì dei video girati con una telecamera nascosta a La 7, che denunciò pubblicamente i reali motivi che spinsero alcuni parlamentari, fra i quali Antonio Razzi, a cambiare casacca non votando la sfiducia al governo. Eppure, oltre agli attacchi verbali e le denunce la sua l’attività era stata frenetica anche in quella che definisce la parte «costruens, con tante proposte fatte dall’opposizione poi diventate legge».
Ci ha accolto nella sua villa, un buen retiro con un giardino pieno di fiori, «un mio grande hobby», dice, nel suo paese natale dove era già stato sindaco negli anni Novanta; all’epoca, per il suo impegno contro la malavita organizzata gli fu assegnata la scorta (era il 1993).
Parliamo del suo nuovo impegno come sindaco…
Ho promesso di fare delle cose nei primi 100 giorni ma visto l’iperattività che ho forse ne basteranno 15. Voglio far ripartire questo comune. Sgommando. Dobbiamo togliere la troppa polvere accumulatasi in questi anni.
Rientra in politica dopo tre anni di assenza. Con un passo indietro?
No. Con un atto di amore verso il mio popolo, le mie radici e il mio paese che ho trovato moribondo, in una situazione disastrosa. Atto d’amore trasformatosi nell’accettazione di questa forma di retrocessione.
Dopo l’esperienza da deputato, però, c’è stato un distacco totale dalla politica.
Forse la mia vita è così; dopo ogni esperienza ho bisogno di un periodo di pausa. Per ricaricare le pile.
In concreto cosa avete in agenda?
Si deve spazzare via questa cappa di malapolitica che sul territorio nolano è molto forte. Uno dei territori più mafiosi d’Italia, secondo me; nel senso dove c’è un maggiore intreccio fra le istituzioni e la corruzione, il malaffare, la camorra. In concreto poi dovremo aiutare il commercio, l’imprenditoria privata, le piccole imprese. Creeremo l’agricoltura bio, che chiameremo CampoSano, a km zero, a tutela della qualità delle nostre colture visto che fortunatamente le nostre terre, come da certificazione Arpac, sono sane. Ancora, percorsi dedicati e strutture sportive da ripristinare; cercheremo di inserirci nelle Universiadi del 2019 per accedere ai finanziamenti.
Da qui come vede oggi i movimenti politici che sul finire della sua esperienza a Roma aveva appoggiato (i 5 Stelle, il Partito Pirata)?
Sono molto deluso dalla politica nazionale. Feci un pubblico endorsement alle politiche del 2013 per Grillo. Non mi candidai e dissi: va via Barbato ma ne arrivano altri 200. Mi sono sbagliato. I loro problemi sono questa perenne caccia alle streghe, questo voler solo apparire migliori e diversi senza dar risultati, senza avere cultura di governo. Ecco, la mancanza di cultura di governo – anche comprensibile – l’inesperienza e l’incompetenza si trasformano in nullità operativa. Non si può cambiare l’Italia con tanti dilettanti allo sbaraglio.
Degli altri partiti non parliamo?
Ma per l’amor di Dio..
Fra un anno e mezzo si rivota per il Parlamento.
Starò facendo il sindaco in quel momento e continuerò con impegno triplicato. In parallelo ritengo debba però iniziare il secondo tempo a livello nazionale perché c’è uno scenario politico quantomeno deprimente. Alle ultime elezioni c’è stato un ulteriore calo dei votanti, invece a Camposano ha votato l’80,55% degli aventi diritto. Questa cosa mi dà una forza incredibile. Quando ci sono persone credibili i cittadini vengono, ti seguono…».
Ultima domanda secca: De Magistris a Napoli da votare con convinzione o per esclusione?
Solo per esclusione. Beati monoculi in terra caecorum, questa è la sua fortuna». Le premesse per un rientro rumoroso in politica, a quanto pare, ci sono tutte.

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