Caligola, un peplum horror in salsa Avatar Press

David Lapham ha iniziato la sua carriera di autore (disegnatore in prima battuta) di fumetti realizzando storie di giovani alle prese con superpoteri. Da allora (Harbinger, con la Valiant) ha prima proseguito su questa linea, poi deviato creandosi una etichetta indipendente e tirandoci in faccia i suoi Stray Bullets, albi in bianco e nero impaginati con un layout delle vignette spesso claustrofobico e disegnati con inquietante finta semplicità che portano di peso il lettore nella malata provincia americana abitata dai reietti della cosiddetta popolazione “whitetrash”, tra case/roulotte e vite che vanno avanti a birre e caffè.

Dopo l’ottimo successo come autore completo ha quindi ripreso a lavorare per le Major del mondo dei comic book ed ha scritto storie per i più importanti super eroi sia Marvel che DC.
È quantomeno singolare che, in questa sua esperienza da scrittore nel campo dei fumetti, successiva a quella di disegnatore e quella di autore completo, gli sia stato commissionato (lui, cantore per eccellenza della più nichilista quotidianità di oggi) un prodotto come Caligola.
Ancora più singolare l’interesse di un editore e del suo editor per una storia ambientata in Italia, nei primissimi anni dopo la nascita di Cristo, laddove invece tutti i fumetti di successo italiani non vi sono mai ambientati (Tex, Dylan Dog, Diabolik, Martin Mystere, Zagor e via discorrendo…).
Particolare, infine, che la parte grafica sia stata affidata ad una nuovissima leva, l’illustratore German Nobile, argentino di origini chiaramente italiane che, nella scia di Ariel Olivetti (suo insegnante) o di Dan Brereton ((non a caso autore per la Disney, etichetta Buena Vista, dell’one-shot “L’ultima battaglia”, scritto da Tito Faraci ed ambientato dopo la morte di Giulio Cesare da noi recensito qui)), si lancia nel dipingere le sue tavole allontanandosi dal fumetto tradizionale come sovente accade nel rinunciare alla linea.

Il vento che ha soffiato alle spalle della realizzazione di questo volume, ci piace azzardare, è quello del successo di una serie TV quale Spartacus (la pagina Wikipedia), prodotto statunitense edito dal canale Starz di ambientazione non perfetta ma patinata e in qualche modo ricercata, collocato proprio nell’antica Roma. Serie di buon successo (la prima è stata messa in onda nel 2010 e la terza è stata già annunciata) soprattutto per come mescola azione, sesso e violenza senza grandi censure (almeno nella versione originale trasmessa in Usa). E anche graficamente, nei cieli rossicci di tramonti alle spalle dei personaggi, tanto che il fumetto sembra citarne alcune trovate, ad esempio l’effetto chroma-key.
Vi è un incredibile circolo di richiami tra fumetto, telefilm e cinema: Spartacus (la serie tv) è a sua volta debitore del film 300 oltre che per temi e violenza anche per aspetti tecnici, nella scelte di fotografia e di regia; se non fosse che 300 è a sua volta la trasposizione al cinema di un fumetto, la miniserie di Frank Miller ((da noi recensito in un lungo articolo in più parti qui))…

Anche la miniserie di sei numeri Caligola, pubblicata dalla Avatar Press alla fine dello scorso anno e raccolta in volume oggi dalla Panini Comics non ha pretese di correttezza storica; si “limita” a raccontare una storia incidentalmente, diremmo, ambientata in quella epoca. Abbiamo recentemente parlato di un’altra iniziativa editoriale a fumetti andata a cercare spunti narrativi nell’epoca greca ((Mytico!, la serie spillata a colori formato “comic book” da supereroi in edicola come allegato ai quotidiani RCS da noi recensita qui)), con l’obiettivo però di realizzare un prodotto per ragazzi, di quasi puro entertainment. Altro discorso è questa miniserie, che, tanto per citare un altro epigono, segue alcune realizzazioni di grande successo e qualità edite per il mercato francese e recentemente tradotte in italiano sempre dalla Panini Comics: parliamo della serie di Enrico Marini Le Aquile di Roma e Murena, di Jean Dufaux e Philippe Delaby.

Tra l’altro le informazioni storiche giunte ai nostri giorni circa il periodo narrato nel volume Caligola sono poche, confuse e sovente contraddittorie.
E quindi più che una miniserie storica gli autori ci propongono una miniserie horror, onirica e violenta, assolutamente senza censure (stupri e omicidi sono frequentissimi) e nella quale entrambi contribuiscono diremmo in maniera quasi paritaria a colpire duro portandoci per mano in un labirinto di follia, quello nel quale il protagonista della storia si ritrova a vivere fin dalle prime pagine del libro. Orrore, follia, depravazione, assoluta assenza di qualsiasi remora nell’infliggere umiliazioni e morti: queste sono le caratteristiche di Caligola così come presentatoci da Lapham e Nobile. Ma non solo: i pennelli dell’argentino ci dipingono anche un mondo di magia, esoterismo e sacrifici umani, di decadenza morale ed economica. Segnali forti di una parabola culturale e sociale in violenta discesa.
Seppur con qualche imperfezione il giovane autore argentino realizza un ottimo lavoro; dove non arriva la correttezza anatomica, soprattutto dei personaggi vestiti a figura intera, che appaiono sovente non fluidamente disegnati, può il mood che ha saputo infondere rendendo le tavole spesso molto scure, con vignette che non hanno alcun tono bianco se non nei baloon. Sono molti i nudi e le crude scene di sesso e violenza. Piace voler forse forzatamente rivedere nelle scelte di colorazione e pennello un riferimento a grandi quali Guttuso e De Chirico, per i tagli delle mandibole, per gli accostamenti cromatici dei volti e dei muscoli. Sappiamo che è ora al lavoro sulla seconda miniserie, seguito di questa.

David Lapham, chiaramente padrone dello strumento, ci ha portato ai confini dell’orrore e della pazzia: resta da vedere, ed è questo l’appuntamento che ci diamo con gli autori, dove ancora si potrà arrivare…

Abbiamo parlato di:
Caligola
David Lapham, German Nobile
Traduzione di Diego Malara
Panini Comics, 2012
144 pagine, brossurato, colori – 13,00€
ISBN: 788865897690

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