Dimmi che non vuoi morire

Copertina di Dimmi che non vuoi moriredi Massimo Carlotto e Igort
Mondadori, apr. 2007 – 144 pagg. col. bros. – 15,00euro
Noir mediterraneo per ambientazione, toni e volontà dei due autori, il volume edito da Mondatori ci regala con una buona confezione l’ultima, in senso temporale, avventura dell’Alligatore. Piccolo personaggio cult, quest’ultimo, nato dalla penna del fecondo autore Massimo Carlotto. La novità, questa volta, è che il romanzo giallo si arricchisce dell’arte di Igort, che ne sancisce il salto da romanzo “tout-court” a romanzo “grafico”, volendo usare un’accezione decisamente alla moda. La storia, con un soggetto/romanzo di Carlotto sceneggiato e poi disegnato da Igort, si dipana rapida nelle pagine azzurre e grafite raccontandoci le vicende di una donna al centro di un piccolo intrigo nostrano tipicamente “nelle corde” della penna di Carlotto. Imperdibile per i fan dell’Alligatore, al secolo Marco Buratti, investigatore privato senza licenza, il libro è interessante anche per chi, colpevolmente, non ha ancora letto nulla di Carlotto. La toccata (tra l’altro non la prima) dell’autore nel medium fumetto si sposa in questo caso con una concreta, ispirata (magari anche dalle ambientazioni tanto care, Parigi, la Sardegna) ed essenziale matita di Igort, investito dal gravoso compito di dare un volto a personaggi in precedenza solo immaginati dai lettori dei romanzi di Carlotto. (Davide Occhicone)

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