TEX 600 – Andrea Venturi, Tex e Alex Zanardi

Frequentandolo da anni, se dovessi descrivere fisicamente Tex (anche rispetto a venti anni fa) a qualcuno che non lo conosce, cosa diresti?
Se però posso spostare un po’ il senso della domanda dal piano della somiglianza fisica a quella caratteriale, fatta di ottimismo, del non perdersi mai d’animo nemmeno di fronte alle peggiori avversità vi direi il nome di quello che secondo me è un bel personaggio dei giorni nostri, oltretutto bolognese, Alex Zanardi!

Se ti chiedessero di trovare una somiglianza fisica e di portamentocon un altro personaggio famoso, oggi, che veleggia verso i cinquanta anni, cosa risponderesti?
Perbacco…mi vengono in mente solo persone che avevano l’età di Tex almeno cinquant’anni fa…verrebbe naturale la tipica frase nostalgica ” non ci sono più i personaggi di una volta…” ( e qualcuno aggiungeva che anche la nostalgia non è più quella di un tempo… ) ma sarà solo un’impressione , semplicemente ora non mi viene in mente qualcuno.
L’altro giorno ho incontrato Randolph Scott (solo su uno schermo televisivo confesso), partito per cercare bestiame per il suo ranch, gli è toccato poi di proteggere una donna rapita da tre fuorilegge veramente spietati, ha risolto tutto con intelligenza, forza, un po’ di sentimento, senza mai perdersi d’animo, senza sprecare una parola…perbacco, ho pensato, quanto assomiglia a Tex…

Il suo modo di essere fisicamente “ingombrante” ti incute ancora timore reverenziale o riesci a sentirti a tuo agio standogli vicino?
Non si ha timore degli amici, però la sua presenza ” si sente ” e ispira rispetto questo sì.

“…(la violenza) Fa parte però del mondo in cui si muove…”

In che occasione ti farebbe piacere trovartelo al tuo fianco?
Alle fiere dei fumetti! Mi piacerebbe vedere che uragano di fan gli si scatena intorno! Un autografo glielo chiederei anch’io naturalmente.
Tex agisce in un mondo un po’ complicato; abbastanza “rude” nel quale spesso sono ignorati i principi base del vivere civile. Ti sembra animato da una “morale” superiore alla media nel contesto in cui agisce?
Beh, Tex ha un profondo senso della giustizia e un’integrità decisamente fuori dal comune.
Questo non esclude però, come avviene, che possa trovare sul suo cammino degni alleati.

Quanto credi sia difficile per lui cercare di mantenere una condotta “giusta” in un mondo decisamente violento e popolato da fin troppi “fuorilegge”?
Credo che sia la cosa che gli viene più naturale al mondo.

Anche esteticamente Tex cerca sempre di non essere semplicemente un “rude” uomo del West di frontiera, quasi in divisa con la sua camicia gialla ed il fazzoletto al collo. Pensi che la pulizia “morale” dell’uomo si veda paradossalmente anche da quella “esteriore”?
Beh, certo Tex ci tiene a mantenere un certo decoro, ma senza mai farne un’ossessione. E poi, dopo chilometri, anzi miglia e miglia di polvere a cavallo un bel bagno, nella tinozza d’acqua pulita di qualche albergo deve essere una vera beatitudine, che infatti Tex mostra di apprezzare. Prima di una bella bistecca con una montagna di patatine fritte naturalmente.


In decenni di avventure ormai pare non sorprendersi più di nulla e sembra incontrare delinquenti sempre più terribili e “cattivi”. Questi professionisti del delinquere pensi possano abbattere il suo ottimismo di fondo?

Tex è incrollabile! Assai più probabile che siano questi cattivi a perdere il loro ottimismo e saggiamente decidano di imboccare la retta via o perlomeno si guardino bene dal fare incrociare queste loro nuove vie con quella di Tex…

Nelle sue avventure spesso si incontra e familiarizza con persone destinate poi a diventare suoi amici che, come lui, si stagliano nella società in cui vivono… è questa la vera “famiglia di Tex”?
Penso che la famiglia si possa tranquillamente allargare agli altri due pard, ormai il legame è profondo. Poi è vero che Tex ha degli amici sinceri, in qualche modo affini a lui. Capita anche nella nostra vita del resto, anche se non tanto spesso quanto vorremmo magari. Però è sempre quel “bicchiere mezzo pieno” da apprezzare.

Entrando in campo minato: come vedi il suo rapporto con l’altro sesso, a distanza di oltre venticinque anni dalla morte della sua moglie Lilith?
La sfera privata si chiama così perché appunto è…privata! Comunque, premesso che nel profondo del suo cuore, nella stanza più segreta, c’è sempre e solo Lilith, Tex mi sembra una persona sana ed equilibrata sotto ogni punto di vista…immagino quindi che abbia una sana ed equilibrata vita sotto ogni punto di vista…

Ancora più in terreno minato: credi che Tex creda nella sola capacità delle persone di manovrare la propria vita (e sia quindi totalmente razionale, ateo) o pensi che anche lui creda in una presenza divina, magari tenendosene alla larga, ma “rispettandola”?
Sfera privatissima! Mai osato chiederglielo, personalmente sono convinto che ognuno abbia diritto di rendere conto solo a se stesso di queste cose. Il giuramento di Tex davanti alla tomba della povera Lilith, il suo rivolgersi a lei come spirito ci parlano di una sua dimensione spirituale, ma solo lui , in confidenza, potrebbe definirla compiutamente. Ma subito dopo Tex dice anche ” Torniamo al villaggio! Ora è venuto il momento di agire! “. Per certe questioni terrene quindi Tex è ben abituato a sbrigarsela da solo. Mia nonna diceva “Aiutati che il ciel ti aiuta.”, che sia così?

Tex ha un fratello “indiano” che è Tiger Jack; con lui ha diviso avventure, dolori e molta “vita”. E’ esempio ante litteram di tolleranza razziale in un contesto estremamente razzista?
Si potrebbe dire anche così ma credo che Tex non abbia neppure il bisogno di ” tollerare “. Chi è privo di pregiudizi trova naturale giudicare il prossimo solo in base all’onestà, alla lealtà del suo comportamento. Ogni altra cosa, ogni questione razziale semplicemente non si pone come problema.


E’ questo anche un buon “esempio” per chi lo vuole bene e ne segue le gesta?

La risposta mi sembra già nella domanda.

Come vedi tu l’amicizia pluridecennale con Kit Carson? Fra scazzi, innumerevoli rischi e ferite e tantissime avventure a lieto fine i due, quando si muovono in coppia, sono quasi una persona sola…
Sono una bella coppia di satanassi! È la realizzazione di un’amicizia perfetta. Verrebbe da invidiarla, ma non sarebbe un sentimento texiano……

Ci parleresti, tu che lo osservi spesso, del modo di fare di Tex? Parlo del suo modo di muoversi, del suo scarso gesticolare, del guardare di sottecchi…
Tex è Tex in ogni momento, in ogni movimento. Sia nello scatto dell’azione fulminea che nel momento in cui tutti i muscoli sono rilassati, il suo muoversi , il suo atteggiamento ci parlano sempre della sua sicurezza, del suo confidare in se stesso.

Quanto del padre Tex rivedi in Kit Willer, ormai giovanotto più che cresciuto?
Il coraggio, l’onestà, il senso di responsabilità fanno di Kit Willer il degno figlio di cotanto padre, solo in versione più acerba. È però anche figlio di Lilith che quanto a personalità e carattere lasciava certamente il segno (come tante mamme di tante famiglie…), e anche questo, insieme alla cultura indiana, si vede eccome.

Fisicamente, negli atteggiamenti, che differenze vedi fra i due?
Quelle differenze che , nel bene e nel male, la gioventù porta con sé rispetto alla esperienza della maturità. Kit ha dalla sua l’energia, l’impetuosità del giovane uomo ma nonostante la determinazione che traspare dai suoi atteggiamenti la “rocciosità” paterna è ancora distante.

Hai mai provato a calzare il cappello di Tex? Pensi che per lui sia solo uno strumento (per ripararsi, etc.) o qualcosa in più (un feticcio, un mezzo per non farsi guardare negli occhi…)?
Mai osato. A occhio e croce però mi starebbe largo. Non credo però che si possa parlare de ” il ” cappello di Tex, visto che molti esemplari hanno finito per fare da bersaglio, volontariamente o meno , al piombo di vari ” beccaccioni ” e , sforacchiati , sono stati sostituiti. Penso decisamente che sia solo uno strumento. Non mi sembra nel carattere di Tex l’avere un feticcio.
Certo, lo sguardo coperto dal cappello può fare imperlare la fronte di più di un mascalzone che sa di avere la coscienza sporca… Però l’intensità del suo sguardo lui la controlla benissimo e solitamente ci tiene che vada a segno negli occhi di chi lo incrocia.
Come dicevano in quel film “ pò esse ferro o pò esse piuma…

Come vedi il suo rapporto con il cavallo, il suo “mezzo” principe di trasporto?
Sicuramente Tex rispetta la sua cavalcatura e i cavalli, animali notoriamente sensibili, sicuramente lo sentono. Essere il cavallo di Tex però deve essere un bell’impegno…fra miglia da coprire, pericoli e sparatorie scommetterei che alcuni di loro sono ben contenti dopo un po’ di cedere il passo , e la sella, ai loro sostituti… Tex ha una vita troppo movimentata per un solo cavallo.

Tex è sempre il migliore nel battersi e nel difendersi. Eppure, invece di compiacersi delle sue capacità, sembra talvolta restio ad usarle oppure ad usarle per fare molto male. Come lo vedi usare la violenza e le armi?
È vero, Tex non è mai compiaciuto della violenza, non la usa mai oltre la stretta necessità e questo è importante. Fa parte però del mondo in cui si muove e con certi personaggi che potremmo definire “loschi figuri ” o “tizzoni d’inferno” è quello il metodo più efficace, il solo per chi non conosce un’altra lingua.
Tex non ama la violenza.

Di seguito una galleria di tavole edite ed inedite (matita e china definitiva)

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